Alexa, dubbi sulla sicurezza e sull’utilità
Come molte altre persone sono diventato, mio malgrado, proprietario/utilizzatore/convivente di Amazon Echo comunemente chiamato Alexa, il dispositivo di Amazon è arrivato nella mia casa come uno strumento ormai necessario, che fai…ti vuoi forse alzare per accendere e spegnere una luce?? Oppure con il tuo stanco ditino cercare un canale sulla radio per sentire un po di musica?? Ma dico siamo matti?? Ora c’è Alexa, tu ordini, lei ti ascollta ed esegue,tutto molto facile. A questo prezzo poi, preso in offerta irrinunciabile, non si poteva dire di no. Questa non vuole essere una recensione su Amzon echo alexa, ma solo considerazioni personali.
Personalmente nutro dei seri dubbi sull’utilità del prodotto, chiedi un titolo di una canzone e 90 su 100 te la sbaglia, chiedi le previsioni meteo di Roma e ti dice che c’è nebbia in Romania, insomma un dispositivio molto utile per farti incazzare, più di una volta è stata forte la tentazine di sbatterla al muro, ma per quello che costa ho rinunciato. Alexa invece rimane calma, anche quando la prendi a parolacce, calma e ascolta.
Anche se a dire il vero, con il tempo diventa più un gioco a chi chiede le cose più sceme, ” Alexa come se chiama tu sorella?” oppure qualche supercazzola sparata lì per vedere l’eventuale risposta del marchingegno ” scusa non ho capito, ripeti ” risponde Alexa. Possiamo dire quello che vogliamo, Alexa è sempre li pronta ad ascoltarci.
Ecco asccolta, ma fino a che punto? Il dubbio mi è venuto quando ho capito bene come funziona Alexa, rimane collegata ai server di Amazon tramite il wireless della nostra rete domestica, in attesa di nostri comandi vocali che vengono acoltati, interpretati e cercati sui server di Amazon, in attesa e con il microfono sempre attivo, a meno che non lo disattiviamo cliccando sull’apposito pulsante di disattivazione con il nostro ditino . E ricordate che si possno vedere i comandi inviati tramite l’app. E se il microfono rimanesse attivo a nostra insaputa e qualcuno riuscisse a spiare le normali conversazioni che avvengono in casa?
Non sto dicendo cose assurde, sono esperienze già vissute anni fa quando ci fu il boom delle webcam che potevano essere usate come occhio indiscreto per spiare chi le lasciava attaccate al pc o chi non copriva l’obiettivo con il solito pezzo di carta adesiva, certo questa possibilità non era alla portata di tutti, ma pur sempre possibile anche se per pochi.
Un microfono aperto sul web potrebbe celare insidie a dir poco preoccupanti, Per caso mi sono imbattuto in un articolo che evidenziava un problemino occorso ad un utente di Alexa in Germania. Sembra che il felice possessore tedesco di Echo Amazon, con l’intento di vedere quali comandi vocali aveva dato nel tempo al dispositivo, abbia poi ricevuto per errore i messaggi del dispositivo Alexa di un’altro utente, potendo ascoltare quindi tutto quanto registrato dall’altra persona. Certo si è trattato di un caso isolato, dovuto ad un errore umano causato da un dipendente Amazon, ma se si è verificato una volta non è escluso che si possa ripresentare.
Perchè se non lo sapete Alexa registra e tiene in memoria sui server Amazon i nostri comandi e tutto quello che gli chiediamo, perchè deve abituarsi a recepire il nostro modo di chiedergli dei servizi, essere sempre pronta ad esaudire i nostri desideri. In un altro caso a Portland, negli Usa, Alexa ha registrato la conversazione di una coppia e l’ha inviata per errore a un’altro utente incluso nella lista dei contatti Alexa. L’incidente è avvenuto in quanto Alexa ha interpretato dei rumori di sottofondo come dei comandi per salvare e spedire la conversazione della coppia.
E vogliamo parlare di acquisti involontari partiti per caso? Fate attenzione a quello che dite voi, i vostri figli, la vostra tv.. Una bambina di 6 anni in Texas ha chiesto ad Alexa se voleva giocare con la casa delle bambole pronunciando anche ” vorrei una casa delle bambole ” o una cosa simile..detto fatto, Alexa ha spedito prontamente il giocattolo, che è stato recapitato agli ignari genitori della bimba il giorno dopo. La notizia è stata poi riportata in modo simpatico da un Talk show in Usa, dove il conduttore, mentre commentava il fatto avvenuto, ha pronunciato la frase ” Alexa, ordina una casa delle bambole”. niente di strano, se non che, chi aveva Amazon echo in casa vicino la tv in quel momento accesa, ha visto recapitarsi una casa delle bambole il giorno dopo, un ordine di massa insomma.
Incuriosito da queste vicende e ritenendole forse delle mezze bufale, ho sbirciato sulle funzioni e memorie del mio alexa per vedere se trovavo qualcosa di strano, vedo tramite l’app e scopro che ha attivato a mia insaputa, o meglio qualcuno in casa ha chiesto involontariamente di attivare Amazon music unlimited al modico prezzo di 3.99 al mese, per fortuna gratis per i primi 30 giorni, servizio che ho provveduto subito a disattivare.
Ora impacchetto la mia Alexa e la metto nel ripostiglio in attesa che si sviluppi qualche funzione migliore in modo che il gioco valga la candela. “Alexa lavami la macchina, anzi no, fammi il sugo “